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Splendono le leggende del PizTri, Aymonod e Mayr sono irresistibili ! Applausi per Moia , Rostan, Ghelfi e Belotti.

Alla Pogacar ! La dimostrazione di forza di Henri Aymonod questa mattina al PizTri ricorda decisamente quelle regalate al Tour de France dal fenomeno sloveno. Non ha sbagliato Henri, ed anzi ha dato davvero l’impressione di poter disporre della gara sia fisicamente che mentalmente. Moia da Fantascienza, una gara superlativa ! Andrea Rostan tra i grandissimi.

Una prova perfetta, conclusa con un crono importante, perché correre qui in 34’27” significa fare sul serio. Campione Italiano, una volta ancora, e la serie di imbattibilità nei Vertical che si allunga. L’US Malonno sognava, ed Henri le ha regalato questo sogno, la prima volta nella storia di un’atleta dell’Unione Sportiva che si laurea Campione d’Italia assoluto e vince la gara di casa.

Ma la gara è stata di quelle da ricordare e mettere nella leggenda di questo sport, ed il merito è soprattutto di due fantastici Tiziano Moia ed Andrea Rostan. Il friulano del Gemona Atletica ha infiammato il PizTri correndo una gara ai limiti dell’incredibile. Nel momento topico il suo attacco ha fatto la selezione, sgranando inesorabilmente il gruppo e portandolo sotto il mitico muro finale in prima posizione. Fatali gli ultimi 20 metri, dove Henri ha aperto il gas e regalato l’azione di forza che ha mandato in visibilio i tifosi, ma la gara di Moia merita più di un applauso perché l’impresa di oggi sancisce definitivamente la nascita di una stella. E le promesse, tutte le promesse di questi ultimi anni, le ha decisamente mantenute un eccezionale Andrea Rostan, il giovane portacolori dell’Atletica Saluzzo che a oggi Malonno ha trovato la giornata che sognava da tempo. Il 3° posto per lui ed un crono eccezionale da 34’49”. Nella top 3 italiana ed in quella di una gara che per sua stessa ammissione “è una delle più importanti al mondo nel panorama Vertical”.

Lo spettacolo del grande finale, con la volata per il trionfo di Aymo non copre una top ten che sgrana tempi incredibili, in 3 vanno sotto il muro dei 35’, in 8 sotto quello dei 36. Nei primi 5 si accomodano un eccellente Timotej Beçan (Slovenia Papez) ed un grandissimo Massimo Farcoz, altro nuovo arrivo in casa US Malonno e davvero il team del presidente Calzaferri si può coccolare oltre al fenomenale Aymonod un altro campione con la C maiuscola nella specialità del KM Verticale. Nei primi dieci anche Francesco Puppi (Valle Brembana), Zak Hanna (US Malonno), Andrea Acquistapace (madonna della Neve Lagunc), Geoffrey Gikuni Ndungu e Thimoty Kimutai Kirui (Run2gether).

La top 10 Men:
1 Henri Aymonod 34’27” (Campione Italiano)
2 Tiziano Moia 34’33”
3 Andrea Rostan 34’49”
4 Timotej Becan 35’27”
5 Massimo Farcoz 35’36”
6 Francesco Puppi 35’43”
7 Zak Hanna 35’50”
8 Andrea Acquistapace 35’58”
9 Geoffrey Gikuni Ndungu 36’06”
10 Timothi Kimutai Kirui 36’21”

Andrea, è poverissimo !
Non è servita certamente la volata al femminile, per Andrea Mayr c’è il 4° sigillo su una gara sempre più sua e che conferma una volta ancora a tutti di essere al cospetto di atleta fuori dall’ordinario. Per l’austriaca non c’è il record ma viene da pensare che sia difficile per lei trovare la spinta per abbassare i crono quando non esiste il pungolo delle avversarie, spazzate via già al primo intermedio in località Tomel sotto a 21 secondi di distacco. Da li un assolo imperioso e l’arrivo in vetta trionfale con il crono ragguardevole di 38’54”. Il muro dei 40’ rimane off limits per le altre, nella storia oltre all’austriaca solo Valentina Belotti è stata in grado di infrangerlo qualche stagione or sono.
Alle spalle di Andrea Mayr si è lottato duramente per la conquista del prestigioso podio ed oggi a sventolare più in alto sono state le bandiere delle nazioni ospitate. 2^ è la keniana Joyce Muthoni Njeru (Run2Gether) in 41’16” mentre 3^ è l’attuale numero 1 del ranking mondiale, la slovena Mojca Koligar (Papez-Hoka) che chiude in 41’31”. Ecco le azzurre, per il titolo italiano: ad aggiudicarselo è la piemontese della Pod. Valle Varaita Erica Ghelfi, mentre è grande festa in casa US Malonno per il 2° posto tricolore di Valentina Belotti. In dubbio fino all’ultimo per un infortunio piuttosto serio la capitana della nazionale ha regalato ai suoi nuovi tifosi un’emozione unica ed una prova di classe e resilienza rimarchevoli. La top ten della giornata si completa con le ottime performances di Alessia Scaini (Atl. Saluzzo), Vivien Bonzi (La Recastello), Camilla Magliano (Pod. Torino), Corinna Ghirardi (US Malonno) e Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo).

La top 10 Women:
1 Andrea Mayr 38’54”
2 Joyce Muthoni Njeru 41’16”
3 Mojca Koligar 41’31”
4 Erica Ghelfi 41’54” (Campionessa Italiana)
5 Valentina Belotti 42’59”
6 Alessia Scaini 43’03”
7 Vivien Bonzi 44’00
8 Camilla Magliano 44’14”
9 Corinna Ghirardi 44’48”
10 Lorenza Beccaria 45’01”

I titoli Italiani della categoria promesse vanno ad Alessia Scaini ed a Manuel Zani mentre quelli juniores a Sveva Della Pedrina ed Elia Mattio.

Le dichiarazioni dei protagonisti:

Andrea Mayr
Come sempre Malonno è speciale. La gara non è stata per nulla facile. All’inizio le due ragazze africane (Njeru ed Aramisi) hanno subito spinto al massimo. E’ stato difficile per me ma mi sono detta che era necessario mantenere la calma e che la gara sarebbe stata lunga abbastanza per fare la mia azione. Ai 200 metri di dislivello coperti sono riuscita ad andarmene e poi quando so che arrivo qui sotto il muro finale le mie energie si moltiplicano perché questa è una gara incredibile ed un atmosfera unica. Ieri ho affrontato un lungo viaggio per arrivare a Malonno e sono partita dopo un turno di lavoro in ospedale. Ad un certo punto quando ho visto i km e le ore di macchina che ci volevano ho pensato di rinunciare. Ma poi arrivi qui e capisci che ne vale davvero la pena. Grazie Malonno !

Erica Ghelfi
Sono felice, non me l’aspettavo. Ero tesa alla partenza, poi però mi sono tranquillizzata e la cosa migliore è stata rimanere tranquilla e fare il mio passo guardando per terra, anche perché qui alzare la testa è inutile, vedi solo il sentiero sempre più ripido.

Andrea Rostan
Sono contentissimo, arrivo da due mesi difficili causa un infortunio al ginocchio. Prima volta cosi in alto in un campionato italiano, sono emozionato. Ho fatto gara con Tiziano ed Henri fino al pratone finale, poi loro ne avevano di più ma ho anche capito che il 3° posto era in cassaforte e allora me la sono goduta fino alla fine. Sono super felice.

Henri Aymonod
Una battaglia stupenda con Tiziano ed Andrea. Oggi sono ondati fortissimo. Nella prima parte mi sono anche staccato perchè non riuscivo a gestire le sfuriate di Tiziano Moia. Al primo intermedio ero a 18” da lui e vi dico che ero a tutta. Poi però come accade spesso nella seconda parte di gara riesco a dare il meglio. Ho ricucito e quando sono arrivato qui sotto il tifo di casa, ora posso dirlo, mi ha esaltato e caricato al massimo. Son riuscito a portarlo in volata come due anni fa con Abraham ed a vincere. Ma bravo davvero a Tiziano, oggi è stato superlativo, e come lui Andrea.

Tiziano Moia
Sono partito sapendo di star bene. Ci ho provato subito ed ho visto che solo Aymo e Rostan rimanevano attaccati. Ai 700 metri ho dato tutto ma Aymo sul muro finale ne ha avuto di più. Io sono felice perché so di aver dato tutto e quando dai tutto puoi essere battuto solo da un avversario più forte di te, ed oggi Aymo lo è stato. Bravo a lui ma rimane in me una enorme soddisfazione e felicità.

Album Foto , credit Gulberti e Meneghello (in aggiornamento, caricheremo tutte le foto entro questa pomeriggio)

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